Davide Eccher è sempre stato una persona particolarmente responsabile e pronta ad aiutare tutti coloro con i quali si trovava a collaborare. Questo senso di responsabilità è anche una caratteristica dovuta ad un suo personale processo di crescita e maturazione. Tre sono fondamentalmente le tappe che lo hanno formato. Il diventare padre in giovane età. L’esperienza lavorativa all’estero, per la precisione in Francia. Dove Davide si ritrova a dover affrontare una situazione fuori dalla cosiddetta area di comfort. Infine, il coraggio dopo diciassette anni, di mollare un’importante azienda dell’occhialeria per rimettersi in gioco, per dimostrare a sé stesso, che poteva ottenere risultanti importanti anche in un’altra realtà. Queste esperienze sommate alle sue esperienze di vita personale temprano il suo carattere, sempre pronto ad accettare nuove sfide. Ma non è tutto.
Ci sono un altro paio di caratteristiche che fanno di Davide ciò che oggi è, come uomo e come professionista. La prima è la sua personalità. Nato in Veneto e vissuto gli anni della scuola nella provincia di Belluno, è riuscito a prendere il senso di lealtà tipico degli abitanti delle zone montane e a questo ha aggiunto però quel suo essere estroverso e una sua proverbiale ed innata capacità comunicativa. Dall’altro è sempre stato attratto dal conoscere nuove culture grazie anche alle esperienze lavorative in Medio Oriente, Libano, Siria e Sud Est Asiatico, oltre che in Francia. Un Davide Eccher sempre pronto a confrontarsi con culture e abitudini di altri Paesi.
Ora la gestione della filiale commerciale italiana del Gruppo De Rigo rappresenta la sua ultima sfida. L’inizio di un nuovo percorso di crescita per lui e per le persone con le quali si trova a lavorare. Questo perché come dice lui non si è mai arrivati, ci sono sempre nuove cose da imparare e non è mai il momento buono per fermarsi. Per essere dei professionisti migliori. Per essere delle persone migliori.
Un’ultima cosa. Se Davide non avesse intrapreso questa carriera, forse oggi farebbe il barman. Ma questa è tutta un’altra storia.